I racconti in sala d'attesa a Bergamo

01Lug

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Barabara Pizzagalli

È avvenuta oggi la consegna delle copie dei racconti all'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, grazie alla nostra ambasciatrice Barbara Pizzagalli. Anche a Bergamo l’antologia di racconti per vivere il tempo dell’attesa.

Ecco il racconto in presa diretta di Barbara:

I Racconti in sala d’attesa sono ora sparsi anche nelle sale d’attesa (e in alcune stanze) dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Martedì 1 luglio 2014 presso il centro DH onco-ematologico, 4° piano, Torre 6 i racconti, portati dalla nostra ambasciatrice Barbara Pizzagalli, hanno avuto una calda accoglienza. Erano presenti la coordinatrice del centro Ines Morandi, il Direttore dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico dott.ssa Luigia Iamele, il Direttore Sanitario dott.ssa Laura Chiappa, il Direttore di Dipartimento dott. Alessandro Ramboldi e due delle numerose volontarie presenti presso il day hospital. Per l’arrivo dei Racconti è stato ritagliato, tra i vari impegni, un momento da investire nell’attenzione ai malati e ai lunghi e diversi tempi che si vivono in questa struttura.  Esiste infatti il tempo dell’attesa nelle sale – è emerso nell’incontro – ma esiste anche quello delle terapie. Un tempo lungo, denso di coraggio e di fiducia all’interno del quale la lettura è un alleato prezioso. Lo sanno i pazienti, che da casa si portano un libro, lo sanno i reparti, che si organizzano autonomamente per creare piccole biblioteche interne e, da oggi, lo testimoniano anche i Racconti, distribuiti nelle stanze del DH onco-ematologico.

È stato il momento della consegna formale ma è stato anche l’occasione di uno scambio profondamente umano in cui intenzioni, desideri e azioni hanno trovato il modo di dialogare e coordinarsi. Un altro grande risultato che l’iniziativa sta raggiungendo.

Ad uno ad uno aumenta il numero degli ospedali italiani che aderiscono al progetto. Ciascuno con modalità e tempi propri sta accogliendo questa antologia come un’occasione speciale. Un modo per racchiudere l’incertezza in un tempo e in uno spazio capaci di recuperare, attraverso i racconti degli altri, quelli che sono i racconti della vita di ciascuno fatta di sentimenti e di passioni, di fatti e di eventi che si intrecciano in modo unico. Tutti credono - come gli ideatori del progetto - nel valore della lettura ed investono su di esso proprio nei momenti in cui si crea uno spazio vuoto e una stato emotivo particolare: quello dell’attesa. Un’antologia di racconti non per riempire ma per arricchire di senso e di prospettive in aggiunta.

Il desiderio di Vincenzo Federico sta diventando realtà e muovendo nuove sfide: “Le favole in sala d’attesa”, 23 racconti e favole a colori da donare a tutte le pediatrie italiane. Un grande regalo pensato per il prossimo Natale. A Bergamo lo stanno già aspettando.

Ringraziamo Marco Casa e Francesca Natsumi Panuello, che grazie alle loro copie - bomboniera hanno consentito questa donazione.

Grazie all'ospedale, ai medici, alle infermiere, all'ufficio stampa per l'entusiamso con cui hanno accolto il progetto. Un grazie particolare anche all'ECO DI BERGAMO che ci ha sostenuto e seguito. 

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